Alimenti funzionali: cosa sono e quali benefici apportano

Oggi, la ricerca in campo nutrizionale è focalizzata sull’identificazione di componenti della dieta biologicamente attivi, potenzialmente in  grado di ottimizzare il benessere fisico e mentale e di ridurre anche il rischio di contrarre malattie.

Sempre più risorse vengono impiegate per sviluppare nuovi alimenti arricchiti o addizionati di tali componenti, utili per i loro effetti benefici sulla salute o per i favorevoli effetti fisiologici.

Questi alimenti vengono raggruppati nella classe degli “alimenti funzionali“.

Alimento funzionale

Un alimento può essere definito “funzionale” se è stata dimostrata la sua capacità di modificare in maniera benefica una o più funzioni fisiologiche del corpo umano. Gli alimenti funzionali si dividono in “convenzionali” e “modificati“.

Classificazione

Alla prima categoria appartengono i cereali integrali, la frutta secca, i pomodori, alimenti in cui le componenti fisiologicamente attive (ad esempio fibre, beta carotene, licopene, etc..), sono già naturalmente presenti nell’alimento.

Invece, appartengono alla seconda categoria i prodotti per i quali la tecnologia:

  • arricchisce o addiziona l’alimento di una o più componenti con effetti benefici (es. fibre, vitamine, etc…);
  • rimuove dall’alimento uno o più componenti con effetti negativi (es. proteine allergizzanti, alcol, etc…);
  • sostituisce un componente con un altro con effetti benefici (es. sostituzione di grassi con inulina al alto peso molecolare).

Cereali integrali, frutta, verdura e legumi

Cereali integrali, frutta, verdura e legumi rappresentano gli alimenti funzionali convenzionalmente più utili per la riduzione del rischio cardiovascolare e diabete di tipo 2. Per tale motivo, è importantissimo consumare un quantitativo giornaliero adeguato di tali alimenti.

Facendo l’esempio della fibra alimentare, numerose evidenze scientifiche hanno dimostrato che questa è in grado di ridurre l’assorbimento dei grassi, rallentando quello dei carboidrati, con effetto positivo sia sul profilo plasmatico lipidico che su quello glucidico.  Inoltre, essa stimola la peristalsi intestinale e la crescita della flora batterica nel colon stimolando la produzione di acidi grassi a corta catena, i quali agiscono migliorando la sensibilità insulinica.

Conclusioni

Per questo motivo consiglio sempre ai miei pazienti di consumare un quantitativo giornaliero adeguato di frutta, verdura e legumi e di prediligere il consumo di alimenti di tipo integrale.


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Dott.ssa Gemma Moscioni, Biologa Nutrizionista Viterbo

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