DIETA FLESSIBILE: DI COSA DI TRATTA?
La dieta flessibile, di cui ultimamente si sente molto parlare, racchiude un concetto molto ampio che necessita di essere analizzato.
Cosa si intende con dieta flessibile?
Anche detta in America IIFYM – If It Fit Your Macros ovvero – “Se si adatta alla tua ripartizione dei tuoi macronutrienti”. Si tratta di un approccio al dimagrimento focalizzato esclusivamente sui nutrienti contenuti negli alimenti (carboidrati, proteine, grassi), senza quindi escludere la tipologia di alimenti che si possono consumare e introdurre nella propria alimentazione quotidiana.
Nessuna restrizione riguardante pizza, lasagne e gelato, semplicemente un’attenzione alla quantità degli alimenti che si vogliono consumare, focalizzandosi a rientrare nelle calorie e nei macronutrienti utili per raggiungere l’obiettivo. È necessario, quindi, stabilire i propri obiettivi e la quantità di macronutrienti (proteine, grassi e carboidrati) necessari per raggiugerli. Si dovranno, quindi, fare dei calcoli matematici ben precisi, al fine di non incorrere in un effetto contrario.
L’80% dei macronutrienti dovranno essere consumati grazie a cibi salutari, cioè che apportano un innumerevole quantitativo di micronutrienti, come ad esempio frutta e verdura, carni magre, pesce…il 20% si potrà destinare a tutti quei cibi che piacciono maggiormente e definiti anche junk food. È proprio per quest’ultima caratteristica che, la cosiddetta dieta flessibile sta prendendo sempre più piede.
La mia proposta di dieta flessibile
L’altissimo tasso di fallimento delle diete, dimostra che un programma di dimagrimento generico, anche se elaborato alla perfezione e da un professionista, non può essere adatto per tutti.
Da qui mi ricollego alla flessibilità della dieta, un concetto per me importantissimo e molto ampio, che non deve limitarsi esclusivamente alla conta delle calorie e dei macronutrienti.
Ognuno di noi mangia per motivazioni completamente diverse, oltre a nutrirsi, e questo concetto è ben focalizzato nella mente di ogni nutrizionista.
Non esiste una dieta giusta, quella che fa perdere più peso rispetto alle altre. Esiste un piano alimentare personalizzato, che tenga conto delle debolezze della persona, delle esigenze, delle patologie e che la accompagni in maniera facile e adeguata.
La dieta, deve adattarsi continuamente alle esigenze della persona e se queste mutano, la dieta deve mutare con esse.
Un piano alimentare flessibile, deve tenere conto quindi di numerosi aspetti della persona, deve essere in grado di accompagnarla per tutta la vita, senza far sentire il peso delle restrizioni.
La dieta è sempre un compromesso tra gratificazione salute.
Ognuno di noi ha dei cibi a cui può rinunciare facilmente e altri che ritiene indispensabili. Un piano alimentare che faccia perdere peso e che possa essere sostenuto per un lungo periodo di tempo, deve essere mutabile e mai fisso. Deve essere personalizzato.
Ecco, quindi, che non possono essere valide le diete del momento, quelle che si leggono nelle riviste, che vengono scambiate tra amici. Non è valida la dieta “dell’anguria, per dimagrire subito 5 kg”, la dieta “volumetrica”, la dieta “macrobiotica”… Non è valida la dieta X e la dieta Y, bensì la dieta personalizzata.
È quindi valida la dieta “Simone”, la dieta “Matteo”, la dieta “Gemma”, che non saranno statiche nel tempo, perché né Simone, né Matteo, né Gemma lo sono.
Dott.ssa Gemma Moscioni – Nutrizionista Viterbo e Provincia