Dieta iperproteica: rischi e controindicazioni
Spesso ci si dimentica che “dieta” significa “stile di vita” e si rincorrono le mode e i passaparola senza considerare che potremmo causare danni addirittura alla nostra salute. E’ il caso della dieta iperproteica.
Cosa sono le proteine?
Le proteine (o protidi) sono macromolecole biologiche costituite da catene di amminoacidi legati uno all’altro da un legame peptidico. Le proteine svolgono svariate funzioni all’interno degli organismi viventi, tra cui la catalisi delle reazioni metaboliche, funzione di sintesi come replicazione del DNA, la risposta agli stimoli e il trasporto di molecole da un luogo ad un altro.
Quali sono le fonti alimentari più ricche di proteine?
Negli alimenti di origine animale si possono trovare proteine “ad alto valore biologico“: significa che tali cibi contengono tutti gli aminoacidi “essenziali” nelle giuste proporzioni e quantità.
Le proteine presenti negli alimenti vegetali hanno invece un profilo amminoacidico peggiore, in quanto carenti di uno o più aminoacidi “essenziali”. Tale deficit può comunque essere colmato con facilità, associando tra loro alimenti vegetali di origine diversa (come la classica pasta e fagioli).
Le carni poco grasse quali petto di pollo o manzo magro, nonché i pesci come merlano nero, salmone o i frutti di mare sono i più importanti alimenti ricchi di proteine di origine animale.
Tra le più importanti fonti proteiche vegetali ci sono patate, diversi tipi di verdura, legumi e noci.
La dieta iperproteica fa male?
In caso di problemi epatici o renali, di diabete 1, fatta per lunghi periodi e senza controllo medico la dieta iperproteica può far male, sì. Vediamo perché.
- Le molecole di proteine non entrano direttamente a far parte del Ciclo di Krebs, la serie di reazioni chimiche che a partire dal glucosio produce energia per il nostro organismo. Sono utilizzate per ricavare energia solo nei casi, per esempio, di digiuno prolungato e di dieta iperproteica.
- Il corpo umano non ha modo di accumulare le proteine in eccesso: le può eventualmente utilizzare solo per “costruire” i muscoli in caso di elevata attività fisica. Bisogna ricordare che dal punto di vista nutrizionale, la dieta iperproteica prevede un apporto giornaliero proteico di circa 1,8-2,2 grammi. Le raccomandazioni invece prevedono un apporto di 0,8-1 grammi al giorno, in persone che non praticano sport a livello agonistico.
- Il metabolismo delle proteine produce “scarti” metabolici che, a lungo andare e in grandi quantità sono tossici per il fegato e i reni.
- La dieta iperproteica, priva di carboidrati, induce nell’organismo gli stessi meccanismi del digiuno, stimolando la distruzione dei grassi per produrre i carboidrati – indispensabili al corpo umano – il nostro corpo non è fatto per funzionare a lungo in questo modo. Se fatta in modo incontrollato, induce anche la produzione eccessiva di corpi chetonici che possono provocare acidosi.
- Una dieta ricca in proteine animali e grassi e povera di fibre aumenta le probabilità di rischio cardiovascolare e di problemi intestinali.
Per seguire un’alimentazione equilibrata è importante assumere carboidrati, proteine e lipidi in proporzioni adeguate. La maggior parte degli esperti concorda sulla necessità di basarsi sui principi della Dieta Mediterranea, secondo cui il 15-20% circa delle calorie assunte quotidianamente dovrebbe provenire dalle proteine, il 55-60% dai carboidrati e il 25-30% dai grassi
In conclusione, rivolgetevi a uno specialista se volete seguire una dieta iperproteica e avvisate il vostro medico. Interrompetela alla comparsa di qualche sintomo indesiderato.
Dott.ssa Gemma Moscioni, Biologa Nutrizionista Viterbo