STRATEGIE ALIMENTARI ALTERNATIVE PER LA PERDITA DI PESO: curiosità e falsi miti
Per combattere lo stato di sovrappeso e obesità, la strategia maggiormente riconosciuta è la riduzione dell’introito delle calorie giornaliere, in relazione al fabbisogno energetico individuale.
La limitazione più importante di questa strategia è che spesso l’aderenza alla dieta diminuisce entro 4-5 mesi, con la conseguenza che il peso perso viene riacquistato nell’arco di un anno. Tutto ciò avviene soprattutto quando la dieta non è accompagnata da un cambiamento sostanziale dello stile di vita, comprendente anche l’incremento dell’attività fisica.
A causa di ciò, negli ultimi anni sono emerse numerose strategie alimentari alternative per la perdita e/o mantenimento del peso.
Uno degli approcci maggiormente utilizzati è il digiuno, o meglio il digiuno intermittente. Diversi studi hanno dimostrato che la riduzione energetica giornaliera e/o settimanale è in grado di promuovere una maggiore perdita di massa adiposa, una conservazione della massa magra e una migliore capacità di sostenere la perdita di peso nel tempo, oltre ad essere associata ad una salubre longevità.
Purtroppo però questi studi risultano essere estremamente limitati. Al contrario, numerosi studi presenti in letteratura dimostrano che le diete basate sul digiuno intermittente non determinano effetti benefici sul profilo di rischio cardiometabolico e possono generale anche deficit nutrizionali in termini di micro- e macro nutrienti.
Un ulteriore strategia alimentare adottata per la perdita di peso è l’eliminazione del glutine dalla propria alimentazione quotidiana. Questo approccio non ha alcun fondamento scientifico. L’unico motivo valido per eliminare il glutine dalla dieta è la celiachia. Se non vi è stata diagnosticata la malattia celiaca (attraverso ricerca sierologica e biopsia della mucosa duodenale) non ha alcun senso privarsi di cereali contenenti glutine. Inoltre questa strategia non è priva di rischi per la salute. Il rischio è quello di eliminare dall’alimentazione importanti nutrienti e abusare di prodotti confezionati gluten free, spesso ricchi di grassi e poveri di fibre, quindi maggiormente calorici.
Ultimamente si è sentito molto parlare anche della dieta alcalina, la quale si basa sul principio non scientifico che “alcalinizzando” il corpo si possano curare alcune malattie. Non è assolutamente possibile modificare il pH ematico attraverso l’alimentazione e, qualora fosse possibile, non sarebbe salutare.
Un ulteriore falso mito, senza alcun fondamento scientifico, riguarda diete o prodotti detox, utilizzati per “depurare” l’organismo. Il nostro organismo è impegnato ogni giorno a depurare i nostri organi da sostanze nocive e dagli scarti metabolici e non esiste alcun alimento o integratore che possa essere definito disintossicante o che possa singolarmente portare ad una perdita di peso.
Quindi, quale è la strategia migliore per la perdita di peso? Non esiste una strategia univoca. Esiste una strategia personalizzata, un piano alimentare sostenibile individualmente, basato su evidenze scientifiche ma che sia il più possibile cucito sulla persona, al fine di poter avere una maggiore aderenza.
Come dico sempre, la dieta non dovrebbe avere una data di scadenza. Tutti i giorni si dovrebbe seguire una corretta e sana alimentazione, poichè questa è la base della nostra salute. La salute si costruisce a tavola, sulla base del cibo che mangiamo.
Dott.ssa Gemma Moscioni – Biologo Nutrizionista Ronciglione/Viterbo